Michele Maltinti
Michele è nato e cresciuto sul mare, respirava iodio e salmastro ancora in fasce e da ragazzino usciva prestissimo in barca con il babbo e gli amici pescatori, quelli che poi si ritrovavano al Porticciolo, circondati da attori e personaggi unici che avranno un impatto importante sulla sensibilità del ragazzo.
Sono proprio le emozioni vissute in quegli anni, soprattutto quelle in mare, che si imprimono nella sua memoria e che poi da adulto riprodurrà nei suoi piatti:
vede il pesce con occhi diversi, impara a conoscerlo, ad apprezzarlo, ne ammira i colori vivi appena pescato, colori che non si ritrovano più dopo poche ore, scopre nelle reti tante varietà e la bellezza di quei colori.
Ricorda sapori forti, unici come le uova prelevate da astici vivi appena tolti dall’acqua e mangiate in barca, come pure le cicale crude o i ricci di mare.
È autodidatta, ricerca costantemente, studia sui libri, legge gli autori classici, viaggia, frequenta locali stellati. Lavora i tonni interi, appena pescati anche da lui stesso, e ne usa ogni parte, come Pomata e Chiaromonte. Guarda il grande maestro Marchesi, i grandi chef francesi, prova e riprova per trovare la sua strada.
Carattere estroso, tenace e pignolo, adora il suo lavoro e cerca di ottenere la massima soddisfazione in quello che realizza.
Intende riprodurre quei colori e quei sapori di mare veri a lui cari, con le tecniche moderne e con l'attenzione rivolta anche alla praticità e alla tempistica dell’esecuzione all’interno del locale. Le idee vengono dalle cassette dei pesci che si muovono ancora, il menu lo fa il mare.
La sua cucina è sincera, dai sapori mediterranei e il più possibile rispettosa del territorio che lo circonda. Ricerca con grande scrupolosità le migliori materie prime, dalle farine per la panificazione, agli oli extra vergine, cioccolato, caffè e vini naturalmente di cui è grande appassionato!